"L'
Yi Quan, creato negli anni Venti dal maestro Wang Xiang Zhai, famoso esponente della scuola Hsing Yi, vuole essere la sintesi assoluta dei contenuti essenziali degli stili del Kung Fu "esterni", di cui l'esponente più tipico è lo Shaolin, e degli stili "interni", come per esempio il Tai Ji Quan. Wang Xiang Zhai, uomo profondamente pragmatico e pratico, cercò di operare la sua sintesi pugilistica attorno a due linee direttrici principali: per prima cosa sottolineare ed esaltare l' importanza dell' allenamento mentale su quello puramente tecnico, ed in secondo luogo eliminare tutte le aggiunte inutili e le deformazioni create intorno ai vari stili, ritrovando il nucleo essenziale delle arti marziali cinesi. Il risultato fu la creazione dello Yi Quan, il cui nome significa Boxe (Quan) della Mente (Yi). Questo stile ha delle caratteristiche che lo separano drasticamente da tutte le altre scuole, di cui pure mira ad essere la quintessenza. La prima e fondamentale differenza, è che lo Yi Quan non contiene forme, Tao Lu, o sequenze di pugni e calci. Per questo è stato talora chiamato la "scuola della spontaneità". Al tempo stesso l'allenamento tecnico è estremamente duro e severo, basato su di una serie di tappe progressive di cui la prima, e più difficile, è il mantanimento di posizioni statiche per lunghi periodi di tempo. Ma ben più difficile dell'allenamento fisico è quello mentale: ogni posizione, ogni esercizio di Yi Quan, devono essere eseguiti con la visualizzazione di immagini statiche o dinamiche, spesso a lungo e con un' intensità priva di distrazioni. L' obiettivo di questa singolare, quasi mistica, forma di meditazione creativa, è il recupero dell' istinto primordiale di combattimento dell'uomo: quello che le belve hanno conservato, e l' uomo ha perso nei processi della civilizzazione. L' allenamento dello Yi Quan viene così ad assomigliare più a quello di un monaco che a quello di un guerriero, eppure il suo risultato è lo sviluppo di una forza strana ed esplosiva, una aggressività spontanea e naturale simile a quella degli animali selvaggi. Questa singolare simbiosi tra allenamento tecnico e allenamento mentale pone lo Yi Quan al di fuori dell'ambito delle arti marziali tradizionali: si tratta di un metodo in cui tecnica, arte, fisiologia contribuiscono ad una trasformazione profonda e totale del praticante. Questa trasformazione crea un guerriero, ma anche un artista, ed un saggio. Oltre a questo, come è caratteristico degli stili interni, che si basano sul rilassamento, l'ascolto interiore, e la circolazione dell'energia vitale, lo Yi Quan costituisce anche un eccellente metodo di autoterapia ed autoguarigione. Il primo risultato dell'allenamento, infatti, è il raggiungimento o il recupero di uno stato di buona salute basato su di una circolazione ottimale dell'energia. Al contrario di molti metodi di Qi Gong, basati su respirazioni o circolazioni complicate, lo Yi Quan propone una semplice e naturale progressione per lo sviluppo dell'energia interna, che può portare da un letto di ospedale alle più vigorose pratiche di combattimento. Lo Yi Quan così semplice ed assoluto nei suoi metodi e nei suoi obiettivi, rappresenta veramente il nucleo essenziale delle arti marziali, e come tale può essere studiato come stile principale, o come serbatoio o base energetica per migliorare ogni altro stile o tecnica di combattimento. Infatti, non si tratta di aggiungere tecnica a tecnica, ma di sviluppare ciò che rende qualsiasi tecnica efficace. Gli elementi che costituiscono il programma tecnico essenziale sono fondamentalmente:

     
 
  • Zhan Zhuang (Jian Shen/ JiJi zhuang)

  • Shi Li

  • Bu Fa
  • Fa Li
  • Tui Shou
  • Fa (Shi) Sheng
  • Shi Zuo (Ji Ji Fa)

Posizioni Statiche (
Posizioni Salute e da Combattimento)
Ricerche della Forza
Spostamenti e Calci
Uso della Forza
Uso delle Tecniche in coppia
Uso della Voce
Danza Marziale e Combattimento


Questi elementi devono formare un tutto ben integrato, e nessuno di essi può essere trascurato. La qualità del lavoro deve essere sempre anteposta alla quantità, ma, come ogni tipo di lavoro interno, è bene tenere presente che lo studio dello Yi Chuan richiede un certo investimento di tempo. L'obiettivo è trasformare la sostanza stessa del praticante e ciò richiede un lavoro lungo e costante. D'altra parte, l' essenza dell' allenamento consiste nel riuscire a trasportare determinati principi nella propria vita quotidiana, ed arrivare a un addestramento permanente. Vedendo le cose in quest' ottica, non si può più parlare di allenamenti più o meno lunghi: l'allenamento diventa la vita stessa."

( Tratto dall'introduzione al libro "Kung Fu Yi Quan" pagg. 15-16 di Stefano Agostini -Ed. Mediterranee )

"L'Yi Quan, si differenzia da tutte le altre scuole di tipo marziale per il fatto di non avere delle sequenze fisse di esercizi di difesa e di attacco. ( Il significato del suo stesso nome è di raccogliere l'essenziale di ogni scuola marziale: la base è rappresentata dalla scuola Xing Yi Quan in cui convergono i 4 principi del Taiji Quan - Zhan, Nian, Lian, e Sui - i passi e le posture del Bagua Zhang ed il Lichan gong dello Shaolin ). Questo sistema propone soprattutto la pratica delle "Posizioni Statiche" (Zhan Zhuang) come metodo indispensabile e prioritario per il nutrimento del principio vitale e per lo sviluppo delle capacità combattive e di difesa (JiJi). Grazie all'uso della sola capacità d'immaginazione (Yinian Jiashi) cerca di riattivare nell'uomo quelle capacità latenti di autodifesa che sono andate perdendosi nella società umana e che possono riapparire soltanto in determinate condizioni, con lo scopo di creare, senza l'uso di stratagemmi e di attrezzi particolari usati invece in tutte le altre scuole marziali, la cosiddetta "Camicia di Ferro". Questo sistema, inoltre, non crede nell'esistenza del "Qi esterno" (waiqi) contrariamente alla propaganda governativa (di cui uno dei maggiori esponenti che abbiamo avuto in Italia è stato il Prof. Li Xiao Ming) che vuole invece dimostrarne l'esistenza (vedi la scuola di Yan Xin) poichè per essa il "Qi" esterno deriva solo da un potere di suggestione od ipnosi. Si oppone fermamente anche alla pratica del Movimento Spontaneo poiché, per questa scuola, è necessario arrivare ad un totale controllo della mente che può scaturire solo dalla cultura del proprio Qi interno: la salute dipende unicamente da se stessi.
Questa scuola è stata fondata alla fine del periodo Qing (1644-1911) da Wang Xiang Zhai (è stata insegnata fino al 2000, dal suo "erede spirituale" Wang Xuan Jie,
autore di diversi libri reperibili anche in italiano: Da Cheng Quan - Wang Xuan Jie - Luni Editrice, che l'aveva conosciuto nel 1950 a Pechino)."

(Tratto dal libro "Il Qigong" pagg.49-51 - La nuova scuola taoista delle cinque respirazioni - di Monica Esposito Ed. Esoterika)

Wang Xiangzhai (1886-1963), o il grande riformatore delle arti marziali cinesi , apparteneva a una famiglia discretamente agiata che , come molte delle famiglie cinesi della fine dell' ottocento, si preoccupava della "salute" del suo giovane figlio. Essendo i Wang imparentati con la famiglia del grande Guo Yunshen chiesero all' insegnante di istruire il giovane che era piccolo e leggero e così rimase per tutta la vita.. Guo era vecchio e non voleva accettare nuovi allievi, ma un giorno il giovane Wang, vedutolo sotto la pioggia solo e intento nella pratica di certi "strani" esercizi ; corse a portargli la giacca preoccupato per la sua salute. Il gesto del ragazzino commosse il vecchio maestro che da quel momento decise di insegnare anche la parte più "segreta" della sua scuola all' allievo. Wang Xiangzhai , anche conosciuto come Nibao, Zhenghe o Yuseng (Monaco dell'universo) , diventò uno dei successori di Guo Yunshen (insieme a Sun Lutang, Xu Zhanao e Li Kuiyuan), ma probabilmente soltanto Wang Xiangzhai imparò tutti i segreti del metodo praticato da Guo nella foresta.

Wang nel 1907 lasciò la città (in realtà dovette letteralmente fuggire perché a causa della cattiva influenza di un parente diventò un giocatore d' azzardo e si ricoprì di debiti); affamato e in cerca di lavoro fu costretto ad arruolarsi nell'esercito. All'inizio fù solamente un assistente in cucina, ma quando uno degli ufficiali scoprì casualmente quanto esperto fosse nel combattimento lo nominò istruttore marziale delle truppe scelte .

Nel 1913 divenne famoso per la sconfitta di Li Ruidong fondatore dello stile Li del Taiji Quan e istruttore personale delle guardie del presidente. Durante lo stesso anno Wang diventò capo del reparto dei combattenti a mani nude delle forze di terra.

Nel 1915 sconfisse Zhou Ziyan, supervisore dello stile della Mantide Religiosa, che da allora diventò suo allievo.

Nel 1918, a causa dei cambiamenti politici, il reparto dei combattenti a mani nude dell'esercito di terra venne smembrato. Wang quindi si recò al sud per ricercare e studiare con i migliori maestri delle varie arti marziali. In primo luogo si recò al tempio di Shaolin, in cui imparò lo Xinyiba (un sistema collegato con lo Xingyiquan) da Henglin (anche conosciuto come Changlin o Xianglin o Doshin, fondatore dello Shorinji Kempo). Nella provincia di Hubei studiò successivamente con Jie Tiefu. Nella provincia di Fujian venne rinominato istruttore di arti marziali dell'esercito locale. A quel tempo venne in contatto con i maestri della gru bianca Qiazhuang e Jin Shaofeng. Ritornando a nord contattò il famoso supervisore dello Xing Yi : Huang Muqiao. Nello Xi'an si incontrò col famoso maestro Liu della scuola Peixian ,noto "per le sue scosse rapide" , e successivamente imparò il Baguazhang da Liu Fengchun ; successivamente conobbe i maestri di Taiji Quan Yang Shaohou e Yang Chengfu.

Nel 1925, durante le sue lezioni di Xingyiquan, Wang notò che i suoi allievi continuavano a mettere troppa attenzione alla forma esterna, all' insieme determinato delle tecniche e troppo poco al contributo "mentale". Iniziò così ad aumentare ampiamente le esercitazioni Zhan Zhuang e altri metodi di addestramento similari a quelli attualmente usati nel Da Cheng Quan diminuendo progressivamente lo sforzo sulla pratica delle forme. Fù qui che decise il cambiamento del nome del sistema in Yi Quan, e la perdita dell’ ideogramma Xing (forma). (Sopratutto per non essere in contrasto con altre scuole ormai sempre più diverse dalla sua).
 

Nel 1928, insieme al suo allievo Zhao Enqing, Wang partì per Hangzhou, dove ricoprì la carica di arbitro nei tornei liberi di combattimento (San Shou Leitai). Il suo allievo Zhao Enqing (successivamente conosciuto come Zhao Daoxin) vinse tutti i tornei. Da allora Wang venne invitato a Shanghai, città in cui fondò la società di Yi Quan. In questo periodo si registra l’ incontro e il successo di Wang con il campione del mondo di boxe Inge, di nazionalità ungherese (il rapporto di questa lotta venne anche pubblicato a Londra nelle pagine sportive del Times). La scuola cresce e Han Xingqiao, Zhao Daoxin, Zhang Changxin e Gao Zhendong diventano famosi a Shanghai come " i quattro guerrieri del diamante ". In questo periodo Wang scrisse il primo trattato sulla sua arte " Percorso corretto dell’ Yi Quan ". A quel tempo Wang Xiangzhai insegnava un sistema già molto diverso da quello che praticavano altri supervisori di varie scuole di Xing Yi Quan. Wang nel suo lavoro critica alcune credenze popolari diffuse nell' ambiente dello Xing Yi Quan, ma molte delle sue idee sono ancora basate su concetti tradizionali che verranno abbandonati definitivamente più tardi. Negli anni trenta il capo dei banchieri di Shanghai propose a Wang di organizzare una squadra che andasse in tournée nel mondo affinché si dimostrasse la potenza dell'arte marziale cinese. Ma i cambiamenti politici causarono alcuni problemi ed il "promoter" fu costretto ad abbandonare definitivamente quest’ idea. Durante il soggiorno a Shanghai Wang conobbe Wu Yihui , maestro del Liuhebafa, che fu da lui descritto come uno dei tre maestri più preparati da lui conosciuti.

Wang Xiangzhai nel 1935, insieme ai suoi allievi Bu Enfu, Zhang Entong, Zhang Changxin e Han Xingqiao si mosse verso la prefettura del Shen Wang. Lì si concentrò su un nuovo tipo di addestramento e sugli studi teorici. La maggior parte dei metodi di addestramento impiegati attualmente nel Da Cheng Quan furono messi a punto e perfezionati in quel tempo.

Wang nel 1937 si spostò verso Pechino, insegnò Yi Quan e sviluppò ulteriormente la teoria del sistema. In quel tempo Hong Lianshun, supervisore di Xing Yi Quan, era uno dei più grandi marzialisti di Pechino. Quando Hong sentì parlare dell’ abilità incredibile del maestro Wang venne a sfidarlo. Dopo essere stato sconfitto Hong diventò suo allievo ed anche gli allievi di Hong passarono tutti sotto a Wang. Fra di loro vi era Yao Zongxun (1917-1985), che poi successivamente diventerà il successore ufficiale di Wang.

Nel 1939 Wang pubblicò in forma di "pamphlet" : " da Shibao " un testo in cui pubblicamente tutti i supervisori delle arti marziali venivano invitati a scambiare esperienze e idee con lui. Molti di coloro che si recavano presso di lui desideravano solitamente paragonare le loro abilità e sfidarlo Wang quindi aveva scelto quattro allievi che rappresentavano la sua scuola: Han Xingqiao, Hong Lianshun, Yao Zongxun e Zhou Ziyan. Solo dopo la sconfitta di uno di loro lo sfidante avrebbe potuto combattere con Wang, a quanto é dato sapere nessuno riuscì mai nell’ impresa.

Nel 1940 si tenne a Tokyo un festival grande delle arti marziali a cui partecipò la squadra cinese. Alcuni maestri cinesi che collaboravano con il Giappone cercano di persuadere Wang Xiangzhai, che era considerato uno dei più grandi Maestri in quel periodo in Cina, a partecipare. Wang rifiutò decisamente. Visto che durante il festival i cinesi "favoleggiarono" molto su Wang Xiangzhai, molti giapponesi si recarono in Cina per sfidare Wang ; tutti furono regolarmente sconfitti. Molti di loro di conseguenza chiesero di diventare allievi di Wang, soltanto uno verrà "in parte" accettato : Kenichi Sawai ( successivamente creerà "la sua versione" dell’ Yi Quan , conosciuta nel Giappone come Taiki Ken) . Benché Sawai venga considerato allievo di Wang, in realtà imparò il metodo solo parzialmente e da Yao Zongxun.

Wang nel 1941 presentò i suoi sei allievi migliori con nomi onorari, e in questo modo espresse il suo parere circa le loro abilità : Zhao Enqing ricevette come nome Daoxin, Han Xingqiao : Daokuan, Bu Enfu : Daokui, Zhang Entong : Daode, Zhao Fengyao : Daohong. Yao Zongxun, benché più giovane , a causa delle sue abilità "incredibili" ottenne l' apellativo di Jixiang , e diviene il successore di Wang Xiangzhai (ji – continuatore, Xiang - parte del nome d Wang Xiangzhai). Yao Zongxun dimostrerà la sua abilità in molte lotte, combattendo spesso al posto WangXiangzhai . Nelle rivolte degli anni 40 inoltre molte volte dimostrerà nelle "risse" il suo valore ottenendo in questo modo molta esperienza di combattimento reale.

In questo periodo l’ Yi Quan era già un sistema completamente diverso dallo Xing Yi Quan. Gli allievi di Wang quindi suggerirono un nuovo nome: Da Cheng Quan (La boxe del Grande Conseguimento). Wang si oppose, visto che il nome suggerito presupponeva un sistema perfetto e ribadì che non esiste limite per il perfezionamento dell'arte marziale. Oggi il nome dello stile solitamente é Da Cheng Quan per coloro che seguono gli allievi degli anni 40 e Yi Quan per coloro che diffondono la scuola di Yao Zongxun.

In questo periodo Wang scrisse un secondo lavoro circa la teoria del suo sistema dal titolo " Asse centrale del modo del pugno ", anche conosciuto come " Teoria del Da Cheng Quan ". Anche se il testo era in parte basato sul primo libro: " Percorso corretto dell’ Yi Quan " , Wang aveva ormai abbandonato completamente molte idee tradizionali. Dopo gli anni quaranta i metodi di addestramento sono quindi basati su concetti completamente differenti e permettono di raggiungere migliori risultati in un tempo più breve. Wang in quel tempo insegna personalmente soltanto ai suoi allievi anziani, dirigendo tutti i nuovi venuti verso Yao Zongxun.

Nel 1940 Wang cominciò a mettere più attenzione alla funzione terapeutica delle esercitazioni di Da Cheng Quan. Successivamente insegnò personalmente solo al gruppo " della salute ". Alcuni degli allievi che appartennero a questo gruppo sono: Chen Haiting, Qin Zhongsan, Yu Yongnian, Bu Yukun, Li Jianyu , Zhang Yuheng, Qi Zhenglin e la figlia di Wang Xiangzhai : Wang Yufang.

Nel 1947 questo gruppo raggiunse circa 100 membri. Dopo 1949 la situazione non fù più favorevole per esercitare il Gong Fu in generale e il Da Cheng Quan in particolare come arte di combattimento in Cina. Comunque nel 1950 Wang venne nominato come vice presidente della sezione di Wushu della coltura fisica di tutta la Cina. Durante gli anni successivi insegnò quasi interamente la versione " terapeutica "nel parco del Yatsen continuando a esercitarsi liberamente. Il Prof.Yu Yongnian successivamente presentò alle autorità un rapporto circa i valori terapeutici delle esercitazioni di Zhan Zhuang, e il metodo in seguito fu introdotto in molti ospedali di tutta la Cina. Anche a Wang Xiangzhai in alcuni periodi venne chiesto di insegnare negli ospedali e nel 1958 il maestro venne iscritto nell albo dell' istituto di ricerca cinese della medicina di Pechino. Nel 1961 si spostò per sicurezza verso l'ospedale cinese in Baoding, nella provincia di Hebei. Subito dopo Wang dirottò il gruppo " terapeutico " a Yao Zongxun, che insegnò ad alcuni allievi scelti altri aspetti della versione" marziale ". Nel 1962 Wang fece la sua ultima apparizione pubblica al congresso generale del Qi gong. Il Gran Maestro muore il 12 luglio 1963 in Tianjin.

Nei difficili anni successivi mentre la versione " terapeutica " continuò a poter essere esercitata liberamente, lo sviluppo del sistema " marziale " venne a contatto con molti ostacoli e venne praticato solo da poche persone ; sempre rigorosamente in segreto. Il periodo della rivoluzione culturale (1966-1976) fu particolarmente difficile per molti , se non tutti , gli allievi di Wang . Verso la fine degli anni 70 Yao ritornerà a Pechino dopo un lungo esilio e , in una atmosfera più favorevole , riprenderà a propagandare estesamente l’ Yi Quan. Appartiene a questo periodo la ricerca scientifica indirizzata ad adattare i metodi di addestramento dell’ Yi Quan a varie discipline sportive condotta dal Prof. Yu Yongnian.

Attualmente lo stile del Da Cheng Quan (che in molte scuole si continua a chiamare Yi Quan) si sta riaffermando liberamente in Cina e stà gradualmente diventando una tra le più popolari arti martiali cinesi. I figli di Yao Zongxun : Yao Chengguang (presidente dell'associazione di Yi Quan, insegna in Hong Kong e in Giappone) e Yao Chengrong (insieme al fratello insegna in Hong Kong e Giappone) e stanno continuando il lavoro di sviluppo e di diffusione dell Yi Quan seguendo il metodo del padre. In Pechino egualmente altri allievi di Yao Zongxun sono attivi: Bo Jiacong, Liu Pulei, Cui Ruibin. Insegnano ancora alcuni allievi diretti di Wang Xiangzhai: Dou Shiming, Li Jianyu. Wang Anping é insegnante nella Cina del sud. I figli di Han Xingqiao ,Han Jingyu e Han Jingsheng, insegnano a Zhuhai . Oltre al sistema completo, la versione " terapeutica " é egualmente molto popolare. Alcuni dei maggior esperti di questa versione sono: il Prof. Yu Yongnian, Wang Yufang (figlia del Wang Xiangzhai) e Sun Changyou (allievo di Yao Zongxun).


 

Il Sistema e la metodologia di allenamento
 

Il sistema del Da Cheng Quan o Yi Quan, come abbiamo anticipato all'inizio, é composto da sette gruppi diversi di allenamento: 

Vediamoli in dettaglio:
 

 

  ZHAN ZHUANG

Il Zhan Zhuang (Zhan : essere, stare - Zhuang : palo di legno) consiste di posture in posizione statica. Può essere diviso in due gruppi: Jianshen Zhuang (posizioni per la salute) e Jiji Zhuang (posizioni per il combattimento).

Gli esercizi di Jianshen Zhuang sono la base di tutti gli esercizi avanzati di Jiji Zhuang. Lo stato di "relax" é la base della ricerca di" sentire la forza": "mo li". Non si tratta di stare senza muoversi. A volte la possiamo chiamare "immobilità relativa", "forza rilassata" o "movimento nel non movimento". La posizione classica si chiama Hun Yuan Zhuang. Possiamo dire che é una versione semplificata di Cheng Bao Zhuang, ma i piedi non sono paralleli bensì un piede é posizionato anteriormente mentre l’ altro rimane in posizione arretrata. La maggior parte del peso é sul piede posteriore (posizione Ding Ba Bu). Le braccia sono nella posizione "sostenere il pallone" , ma la mano anteriore é un po' più in alto della posteriore. Immaginate di essere all’interno di un grande albero abbracciando "la sua anima". Spingete con tutto il vostro corpo, braccia e gambe , ma il tronco resiste (una sorta di "camicia di ferro"). Usate soprattutto la mente e quasi non muovetevi ("bu luo xing" : non mostrate la forma). Non é solo rimanere immobili, senza movimento, e rilassati, ma quasi non muoversi e quasi non usare forza. Lo scopo principale é di ricercare unità e coordinazione del corpo, e questo sarebbe impossibile se impegnaste la mente nell’ esercizio e non nell’attenzione del corpo (-ciò che avviene nella disciplina Zen ad es. del Kyudo e di altre arti ove il gesto è automatico e l’attenzione è tutta rivolta solo ed esclusivamente a "sentire" il bersaglio...). L’ esercizio viene poi sviluppato in vari modo sia nelle direzioni che nella contemporaneità delle emissioni di forza (in tutt’e otto quest’ultime). Lo scopo é di sviluppare "Hun Yuan Li" : la forza senza forma! (conosciuta anche come "xing wu xing" : forma senza forma o "yi wu yi" : intenzione senza intenzione). Altre posizioni sono: Fuhu Zhuang -"cavalcare la tigre", Jianlong Zhuang -" discendere lungo il drago", Duli Zhuang -"stare su un unica gamba". Gli esercizi di Jiji zhuang hanno molto in comune con gli esercizi di shi li (anzi sono un tutt’uno). Questi due gruppi di esercizi sono supplementari e complementari l’un l’altro. Wang Xiangzhai era solito affermare : "Shi li é estendere Zhan Zhuang nello spazio, e Zhan Zhuang é accorciare gli Shi Li". L’ utilizzo delle posizioni di Zhan Zhuang é praticamente propedeutico agli Shi Li (movimenti di ricerca della forza-catturare la forza): più efficace e permette progressi più rapidi degli Shi Li. Nello stato di "movimento senza movimento" ("non movimento alla soglia del movimento") con l’ utilizzo di appropriate forme di visualizzazione, é relativamente facile ottenere "rilassamento , ma non atonicità": "rilassamento e forza contemporaneamente" e soprattutto "connessione " di tutte le parti del corpo fra loro. Nel Da Cheng Quan ci concentriamo sull’ essenza dell’ esercizio e non sulla varietà delle forme, come avviene negli altri stili di Kung Fu. Lo Zhan Zhuang é un metodo molto efficiente di sviluppare la potenza. Questa forma di potenza non é solo fisica, ma piuttosto quella che nelle arti interne cinesi é chiamata "nei jin" (forza interna). Questi esercizi , che sono importanti a qualsiasi livello di pratica, non sono solo preparatori e propedeutici, ma vanno praticati sempre, sia dai principianti che dagli allievi avanzati e dagli istruttori, con cadenza giornaliera: SEMPRE ! Gli esercizi di Zhan Zhuang sono la forma sia iniziale che avanzata degli esercizi di Da Cheng Quan od Yi Quan.
 
 
 

SHI LI

Gli esercizi di Shi Li vi permettono di provare in movimento la forza che avete sviluppato con gli esercizi di Zhan Zhuang. Si cerca di ottenere in movimento le stesse sensazioni provate nelle posizioni statiche. L’obbiettivo é di sentire che la nostra forza e lì , pronta ad essere usata quando ne abbiamo bisogno. Per un principiante gli esercizi di Shi Li assomigliano molto a quelli del Taiji. Il movimento é molto simile: lento, gentile, fluido con il corpo che si muove nella sua unità. Ma a differenza del Taiji i movimenti sono molto semplici e vengono ripetuti molte volte. A un livello avanzato si possono unire differenti movimenti in sequenze libere e improvvisate a piacere. Come nelle posizioni di Zhan Zhuang si ricerca la "forza nel rilassamento". In realtà non é rilassamento completo, ma bensì utilizzare il minimo indispensabile di forza (opponendo le ossa ai muscoli dell’avversario). Il praticante quindi deve sempre immaginare di essere rilassato, ma allo stesso tempo di incontrare una qualche continua resistenza nell’eseguire i movimenti. Per esempio: immaginare di avere le dita legate con degli elastici a un albero lontano, elastici che tendiamo e distendiamo a seconda del movimento. Non si deve mai comunque essere tesi. "Usate la mente, non la forza"; e: più lentamente effettuate gli esercizi di Shi Li maggiori saranno i risultati. Si potrebbe descrivere l’esercizio come "cercare il movimento nel non movimento". Noi ci muoviamo ma ad ogni istante siamo pronti a cambiare o modificare la direzione del nostro movimento. "Muovetevi come se voleste fermarvi, ma non vi fermate". Più tardi cercherete di trovare la velocità nella lentezza. Ci sono molti esercizi di Shi Li eseguiti nella posizione Ping Bu (piedi paralleli alla larghezza delle spalle) Ding Ba Bu (posizione laterale di combattimento) e Muo Ca Bu (camminando). Il principale degli esercizi in Ping Bu e quello di tirare e spingere gli elastici con le mani (Ping Tui Shi Li). Altri esercizi base sono aprire e chiudere (Kai He Shi Li) o alzare e abbassare (Fu An Shi Li) ruotare a destra e sinistra il tronco (Xuan Fa Shi Li). Bisognerebbe sentire la resistenza su tutta la superficie del corpo. Le gambe sono molto importanti e il movimento deve riguardare anche loro; lo stesso vale per la gabbia toracica (che va tenuta parzialmente decompressa). Nel caso degli esercizi in Ding Ba Bu il peso dovrebbe spostarsi da 7/10 sulla gamba posteriore e 3/10 su quella anteriore, a 5/10 su entrambe. Si dovrebbe sentire una connessione elastica tra tutte le parti del corpo. I principianti dovrebbero iniziare con i semplici movimenti delle mani per poi successivamente aggiungere le altre parti del corpo sempre tenendo presente la regola: "dalla singola parte all’unità".
 

 

BU FA

Gli esercizi di Moca Bu sono la pratica dei "passi". Sono molto simili agli Shi Li ; infatti si possono chiamare Shi Li di gambe. Anche qui dovete essere rilassati, ma allo stesso tempo percepire una qualche resistenza, come se ci fosse una qualche "frizione" (Mo Ca significa "frizione"). E’ importante sentire la "frizione" con tutte le parti del corpo (come negli Shi Li) e non solo con le gambe. Il nostro scopo é sentire la "forza" in tutte le parti del corpo. Come diceva Wang Xiangzhai : " Nessuna parte del corpo non é come un elastico". Tutto il corpo si muove in coordinazione : "Quando la parte superiore si muove, la seconda segue; quando l’inferiore si muove, la superiore la conduce". Come negli Shi Li il movimento non dovrebbe essere "meccanico". Noi dobbiamo essere pronti ad ogni momento, ad "inchiodare" od a "frenare" ad ogni evento ("come se si incontrasse un ostacolo") od a "cambiare la direzione del movimento". La nostra attitudine mentale dovrebbe essere quella di chi cammina su di un precipizio o su del ghiaccio finissimo.
 
 
  FA LI

Gli esercizi di Fa Li sono finalizzati allo sviluppo della forza in un modo "esplosivo"; Questa abilità non può essere sviluppata se non attraverso la pratica degli esercizi precedentemente descritti; tuttavia non va nemmeno troppo posticipata. Tutti i metodi di sviluppo del Da Cheng Quan sono strettamente connessi. Imparare quelli più avanzati può a volte servire a comprendere i più semplici. Da Cheng Quan non vuol dire stare anni in Zhan Zhuang per poter imparare a combattere in un lontanissimo futuro. Quello che da sempre ha attratto gli studenti del metodo di Wang Xiang Zhai é stata la possibilità di poter apprendere un alto grado di predisposizione al combattimento dopo due o tre anni di allenamento. Comunque é indispensabile avere i fondamentali per poter sviluppare un corretto e devastante Fa Li. Il segreto risiede nella coordinazione tra il rilassamento e la contrazione. Sia la tensione che il rilassamento sono molto importanti. Purtroppo molte persone hanno la tendenza alla ipertensione rendendo così impossibile lo sviluppo delle dinamiche di forza e velocità; a causa di ciò si deve porre l’accento sul rilassamento. L’ atto di emettere la forza é un processo di cambiamento del rilassamento in tensione fra diversi gruppi muscolari. Il momento dell’emissione della forza (colpire un bersaglio) dovrebbe essere il più breve possibile; la "spinta" é un altro tipo di emissione e viene di solito effettuata per non danneggiare l’ avversario. La forza deve essere sempre completa "Zheng" e non dispersa "San". La forza di tutto il corpo deve essere coordinata in un modo preciso e rilassato. Nel Da Cheng Quan l’importanza dell’attività mentale é particolarmente sottolineata. Anche nel Fa Li é molto importante impegnare la mente; l’ immaginazione nell’allenamento permette lo sviluppo completo del nostro potenziale naturale, ciò significa sviluppare più facilmente la capacità di emettere forza a piacere in tempo reale e senza inutili dispersioni. Lo studio del Fa Li inizia sempre con Fang Song Fa Li (Fa Li rilassato). Diciamo che é più un esercizio preliminare che altro; lo stress é posto sul rilassamento per evitare ipertensione e rigidità. Dovreste immaginare che le vostre mani raccolgono due pugni di sabbia da un recipiente posto davanti alla vostra vita; poi in un dolce movimento circolare lanciano la sabbia in varie direzioni: su e giù. Poi raccolgono altri pugni di sabbia e così via. Il movimento delle mani deve essere coordinato con quello di tutte le parti del corpo. La forza deve essere trasmessa con tutte le parti del corpo attraverso tutto il corpo che deve quindi rigorosamente restare nella condizione di Peng (Pieno/ Parare): dai piedi alla testa ed oltre le dita stesse delle mani. Nel momento di emettere la forza (lanciare la sabbia) il piede anteriore penetra elasticamente nel terreno. Agli inizi, il Fa Li, si pratica lentamente e in modo soffice; successivamente si utilizzano le tecniche derivate appunto dallo Xing Yi Quan, di cui l’Yi Quan è "figlio" (come dice il M°Yang Lin Sheng) che abbinano la visualizzasione/ immaginazione/ intenzione di lacerare tessuti robusti che repentinamente si strappano violentemente lasciando scaturire il colpo supremo. A tal riguardo vorrei precisare infine che tutto questo processo del Fa Li, per essere efficace, non deve passare per la mente nell’accezione occidentale del termine, ma attraverso il "cuore " che (come spiegò il Prof. Leonardo Arena nelle sue lezioni sul Tao Te Ching e sulla filosofia cinese tenute il 3/2/1994 presso l’Università degli Studi di Urbino) è "...lo stato d’animo mentale attraverso il quale vediamo il mondo" ossia: l’organo psico-fisico attraverso il quale percepiamo la realtà esterna, dunque il "sentire" attraverso la totalità dell’essere, che viene allenato appunto nella pratica del Tui Shou dell’Yi Quan/ Da Cheng Quan.
 
 
 

TUI SHOU

Gli esercizi di Tui Shou del Da Cheng Quan sono simili al tui shou del Taiji Quan o dello Xing Yi Quan o del Ba Gua Zhang. Da un certo punto di vista é come praticare gli Shi Li con un compagno. Si impara a controllare l’avversario "difendendo e usando la linea centrale" (shou zhong yong zhong). Nel combattimento il contatto delle mani tra due avversari avviene spesso. L’ allenamento del tui shou (mani che spingono) vi prepara a questa situazione. Il Da Cheng Quan lavora soprattutto con la forza chiamata "Hun Yuan Li" (forza senza forma) il tui shou é in realtà anche un allenamento per allenare questa capacità. Durante la pratica si impara a sentire la potenza e la direzione della forza dell’ avversario, i suoi punti deboli e forti, la sua abilità di rimanere bilanciato. Tutto questo sviluppa l’ abilità del combattente nel controllare l’ avversario, cambiare le sue direzioni di forza quando attacca, portarlo in posizioni scomode o fuori misura ed aprire "varchi" dove portare gli attacchi a nostra volta. Alcuni punti importanti della pratica del tui shou sono:

-Dian (punto) Significa stabilire il punto di contatto tra voi e il vostro avversario, in questo modo voi iniziate a sentire la sua forza, direzione e stabilità. In questo punto la vostra forza agisce come opposizione (Peng) contro il corpo dell’ avversario.

-Zhi li (forza direzionale) Nel punto di contatto, iniziate ad esercitare una certa forza diretta verso il centro dell’ avversario.

-Jie (sezione) Significa lavorare con le varie sezioni del corpo e degli arti. Importante é capire , attraverso il sistema delle leve e dell’ allineamento delle articolazioni, come la forza viene trasmessa da punto a punto.

-Xie mian (superficie obliqua) Ricevere la forza dell’ avversario in un modo adeguato vi rende capaci di smembrare la stessa in varie direzioni in modo da poterla supportare più agevolmente.

-Ganga Li (forza della leva) e Luo Xuan de Yun Yong (usare il movimento a spirale) aiuta a creare maggior forza con meno fatica.

-Gong fang he yi (unire l’ attacco e la difesa in un unico movimento) E’ la capacità di trasformare la vostra difesa in un attacco e il vostro attacco in una difesa. Di avere nello stesso movimento tutte le tecniche a disposizione.

-Shou zhong, yong zhong (coprire il centro ed usare il centro) Corrisponde a controllare il centro dell’ avversario ed a non lasciare che lui controlli il nostro.

-Quan shen zhi fa (metodo nell’ usare tutto il corpo) Spiega che tutto il corpo deve essere usato nella spinta e nei movimenti delle braccia. I passi dovrebbero sempre essere di aiuto ai movimenti degli arti superiori, ma anche che ogni parte del proprio corpo, entrando in contatto con quello dell’avversario, può divenire un arma letale.

La disciplina del tui shou poi si evolve verso il san tui shou in cui gli attacchi e le difese si susseguono liberamente senza soluzione di continuità pur senza arrivare al combattimento vero e proprio: Shi Zuo.

 

   FA SHENG 
(SHI SHENG)
Gli esercizi di Shi Sheng (o Fa Sheng) sono emissioni di suoni sincronizzati con l’emissione della forza. L’Urlo (analogo del Kiai giapponese) può anche influenzare l’atteggiamento psichico degli avversari (causando paura, stordimento o quantomeno esitazione) anche se questo non é lo scopo del Shi Sheng. Nel momento dell’emissione della forza, il respiro improvvisamente "cade verso il basso": "come una roccia che cade dentro un buco" mentre gli addominali interni e le mucose del ventre si contraggono e rilassano improvvisamente; Due suoni fondamentali sono usati Yi e Yo. Prima sono articolati separatamente poi uniti in un unica emissione. Anche se agli inizi si emettono ad alta voce successivamente dovrebbero essere emessi "senza suono" , ma con lo stesso obiettivo di sostenere la voce. Nell’insegnamento del Maestro Yang Lin Sheng sono presenti anche altri suoni: YI -IA (Yi Quan -Leone: YIA); Heng -Ha (Taiji Chen e Yang -Drago), Hum -Yiao (Drago); Ho -Ha (Leone -Tigre); Hu-Ha/ YI -HA (Tigre); Hi -Ha(Gru). Il M° ha aggiunto che: nell'emettere il suono, metà dell'aria viene espirata, mentre l'altra metà viene spinta giù dal diaframma.

 
SHI ZUO (SAN SHOU) Ji Ji Fa

San Shou é imparare a combattere. Si usano tutte le parti del corpo. Non si attacca solo con i pugni, ma con i gomiti, le spalle, la testa, le anche, le ginocchia e i piedi. Non si imparano forme né tecniche complicate. Chi pratica Da Cheng Quan é interessato al combattimento senza tanti fronzoli, o movimenti non necessari. San Shou é strettamente relazionato al Tui Shou "nel tui shou c’é san shou, nel san shou c’é tui shou". Il Tui Shou, nel quale prestiamo attenzione al momento in cui la nostra forza entra in contatto con quella dell' avversario ( e quindi possiamo cambiare la direzione della sua forza, sbilanciarlo o aprire spazi per l' attacco) é quindi preparatorio al combattimento, a volte sostitutivo e comunque, i principi, spesso restano gli stessi. Prima si imparano i pugni , semplici ed efficaci; i calci fondamentali, spesso sotto la cintura e non ci si allena solo "a colpire l' aria", ma spesso si usano il sacco ed i "pao". Gli esercizi con i sacchi servono a verificare la forza generata con gli esercizi di Zhan Zhuang, Shi Li e Fa Li. Il Bu Fa (tecniche di gamba/ spostamento) veloce e morbido, é molto importante. Quindi partendo dal "Mo Ca Bu", si iniziano a praticare i passi velocemente. Si uniscono dunque tra loro, vari tipi di passo, poi vari pugni, calci ed altri colpi. Si crea così una combinazione libera di passi, colpi ed esplosioni una sorta di "danza marziale". Il significato originale di Shan Shou é combattimento reale. Ovviamente l' allenamento al combattimento non é vero scontro di "autodifesa da aggressione". Entrambi gli atleti devono prestare attenzione alla sicurezza. Le protezioni dovrebbero essere sempre usate, specialmente per i principianti. Per cominciare si usano solo degli scambi, tipo le "consegne" della Boxe o del Kung Fu, ove per esempio, si può colpire solo il busto, usare solo pugni o calci di un certo tipo etc... Pian piano si tolgono le limitazioni e il combattimento é sempre più libero e ci si avvicina allo scontro reale. Si usano gomiti, ginocchia, anche, spalle, e la testa (come nello Hsing Yi/ Xing Yi). Esercizi complementari sono "power streeching", allenarsi a ricevere pugni etc. (preparazione alla camicia di ferro), lavorare con modesti carichi via via crescenti senza "chiudere" la forza, l’utilizzo dei "pao" e degli allenamenti per gli occhi.
 

[ Lavoro di base tratto dal sito di ANDRZEJ  KALISZ (responsabile europeo del Maestro Yao Chengguang)
 tradotto da ROBERTO RUSCONI riveduto, corretto ed ampliato da M. C. sulla base delle lezioni del M°Y.L.S.]


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