Lettere alla Redazione

Un mio fratello di Kung Fu, appena tornato dalle isole di Capo Verde mi ha inviato la presente che pubblico in questa pagina dedicata all'Africa ed ai progetti in sostegno di questi nostri ..."fratelli maggiori!!!"

"Hi nobile Marco!
Siamo tornati dalle isole di Cabo Verde, viaggio eccezionale ed
avventuroso, non c'é stato risparmiato nemmeno un atterraggio d'emergenza!
comunque una cosa é assodata, una volta fuori da questa Italietta nessuno
parla italiano nemmeno quelli che lo conoscono, i portoghesi poi vedendoci
troppo simili a loro ci disprezzano fieramente, percentualmente ne salverei
solo il 30% tutti gli altri sono visceralmente razzisti.
Quello che colpisce quando si arriva in Africa é la percentuale di bambini
per metro quadro, sono veramente tanti e male accuditi, la percentuale di
mortalità é alta, solo nel mese che siamo stati sul posto nel villaggio di
3000 persone sono morte 5 persone giovani, chi precipitando in pozzi
lasciati aperti icustoditi, chi di malattia, chi affogato..... insomma la
morte parte della vita in questi posti la tocchi tutti giorni, la gente
esorcizza la morte con strazianti ed intense partecipazione di dolore
collettivo ed un momento dopo tutto come prima, se non si danno da fare
muiono, non ci sono medici, mentre da noi si sono inventati il numero chiuso
per favorire i privilegi di casta, é assolutamente vero che vicino
all'equatore non importa essere leone o gazzella quando ti alzi comincia
correrre per sopravvivere.
La gioventù che te lo dico a fare é eccezionale, uomini e donne sono
statuari quando non sono stati colpiti da qualche deformità,ti metti a fare
ginnastica sulla spiaggia e dopo 10 minuti hai intorno a te un esercito di
bambini e bambine che ti imitano per ore ed imparano anche molto in fretta,
il cuore in ogni caso rimane immenso, per loro é naturale aiutarsi, in un
paesotto in riva all'oceano di solo 5000 abitanti ho trovato 7 internet
point, 5 scuole, due campi di calcio una palestra municipale tre palestre
private, karate, capoeira, danza, un centro culturale con annessa
biblioteca, ed addirittura ben tre bagnini su 300 metri di spiaggia, da me
ad ardea non trovi un bagnino per almeno 5 Km, certo il primo bagno che ho
fatto al grido, tiguron, ho visto la pinna dorsale tipica dello squaletto e
decisamente ma con calma o dovuto riguadagnare la riva, mentre i bagni si
tuffavano per aiutare quelli che non avevano capito, un paio di bambini me
li sono tirati io ma in fondo non succede quasi mai che uno squalo attacchi
deliberatamente, gli essere umani sono indigesti. Certo vi sono delle
terribili eccezioni che purtroppo sono capitate alla nostra famiglia, un
squilibrato pedofilo di 21 anni ha violentato per due volte la nipotina di 6
anni e mi sono andato a sincerare di persona che fosse ospitato nel college
giudiziario dell'isola."

Fabrizio appena rientrato a Roma dalle isole di Capo Verde




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