2


Ultimata la mia formazione nello shaolin tradizionale (Siu Lam in cantonese) andai a fare il militare prima come allievo ufficiale in artiglieria e successivamente nei bersaglieri ove per un anno tutte le libere uscite erano dedicate alla Ginnastica Artistica.



Dopo 6 anni di Shao Lin e varie vicissitudini nello Yoga Kundalini, nel Tantra Bianco e nella Gatka partecipai allo stage Mondiale di Yogi Bajan, Gran  Maestro di queste 3 discipline, tenutosi a Loches (F) nell' 89 ove acquisii dal M° Guru Shabad Singh - massimo esponente mondiale della Gatka - i segreti delle doppie spade indiane nell'uso rituale che ne fanno i guerrieri Sikh.

      


 Gran Master Yogi Bajan











  


Guru Shabad Singh


(Massimo esponente mondiale della Gatka)






Dall'88, giunto ad Urbino, aprii la mia prima scuola di Kung Fu ShaoLin da Insegnante Tecnico Titolare,  presso l'ex mattatoio, nella scuola di Karate: "Yoshitaka".


Dal mio arrivo ad Urbino,parallelamente all'insegnamento, ho studiato due anni il Ki-Aikido della Ki-No-Kenkiukai del M° K. Yoshigasaki, lo Yoga della Scuola Iyengar di Urbino e 3 anni Tiro con L'Arco con la Nazionale Italiana Elena Forte del Gallo: conseguendo un 3° posto ai Regionali di Chiaravalle (AN) nel '95. Di tal periodo mi resta forte il ricordo di una sera che tiravo da principiante con un archetto scuola sgangherato e tre frecce storte ognuna per un verso differente; eravamo sui 18 metri al chiuso in palestra d'inverno. Ebbene era stata chiamata la fine della lezione ed io avevo gli ultimi tre tiri da eseguire prima di andare a casa; chiamai interiormente lo Spirito Superiore ad assistermi e cercai di far da tramite a quella perfezione assecondandola con un gesto quanto più possibile impersonale perché ancora imperfetto. La prima freccia andò nel centro; cercai di non distogliere interiormente la concentrazione mollando ogni tensione e lasciando connettere la freccia stessa direttamente con il bersaglio; centro anche la seconda. La maestra si fermò sulla porta fissandomi implacabilmente, sentivo distintamente la pressione del suo sguardo sulla mia tempia sinistra. Chiesi all'Altissimo che manifestasse la sua potenza attraverso di me e la terza freccia (la più storta e diversa dalle altre due) sbattè sulle prime due tra l'incredulità mia e collettiva ... - "un segno".




Segue                                Home