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PROGRAMMA
Giornata della Salute

 

PratichEnergetiche

tra

Oriente e Occidente

 

Urbino, 25 aprile 2005
MATTINA
 


Ingresso libero


Sala Castellani
Collegio Raffaello
 
- URBINO -

 


Intro: Marco Caporale

... Sono il Direttore tecnico della Yi Quan Kung Fu TaiJi Chen; un’associazione che si occupa della diffusione delle Arti Marziali cinesi ed in particolare: di quelle salutistiche del Qi Gong e del Taiji nella provincia di Pesaro-Urbino dal 1988.

Vi ringrazio di esser venuti qui quest’oggi a condividere con noi la vostra energia e curiosità per questo “universo” che si fonda sulla filosofia taoista risalente al 6° secolo A.C. ed alle sue pratiche derivate, tramandateci nei millenni fino ai giorni nostri. Ringrazio il Comune di Urbino per la collaborazione, il Consiglio della Regione Marche per il Patrocinio e la Compartecipazione ed i relatori intervenuti:

1)    Sabrina Servucci – Operatrice Shiatzu che ha approfondito gli studi sulla medicina cinese applicati nella pratica del trattamento manuale che c’illustrerà al termine del suo intervento che si chiama:

   Energia e cambiamento nel concetto orientale di salute.

2)    Alessandro Beretta – Istruttore della mia scuola CN 4° dan; che si è diplomato con il più brillante curriculum, nonché CN di JuJitzu, ci illustrerà le moderne acquisizioni scientifiche in merito alla validità salutistica delle pratiche del TaiJi e del Qi Gong che io, per coloro che vorranno proseguire con noi la giornata, farò sperimentare praticamente nel pomeriggio.
Questo secondo intervento avrà per tema:
Principi fondamentali del movimento tra Oriente e Occidente – Il Tai Chi .


Perché abbiamo dato vita a quest’evento?

Abbiamo ritenuto che i benefici psicofisici derivanti dalla pratica del Chi Kung e del TaiJi, non debbano più restare un nostro possesso privato; ma sia giunta in noi a maturazione la consapevolezza della necessità per noi tutti di dare un’alternativa possibile a voi tutti ed ai vostri amici, per risolvere tutta una serie di problematiche che vanno dal classico “mal di schiena” fino al conseguimento di una qualità della vita soddisfacente ed autonoma fino ad età avanzata.

Ora introdurrò brevemente dei concetti fondamentali per il taoismo che trovano riscontro nella cosmogonia occidentale: sappiamo che una delle teorie sull’origine dell’universo ritiene che in origine non ci fossero né lo spazio né il tempo ma che questi abbiano avuto origine dal Big Bang.

Questo, tradotto in termini taoisti si può esprimere con le seguenti trasformazioni (che sono delle esemplificazioni di ciò che secondo loro accadde all’origine).

Dunque In origine c’era il vuoto (WU CHI) che successivamente si è polarizzato in energia rarefatta ed in energia condensata; quest’ultima ha dato origine a quella che noi chiamiamo materia (YIN-Terra) mentre quella rarefatta ha dato origine allo Yang-Cielo.

Per i taoisti questi due principi non sono concetti astratti ma pratici e sono il fondamento di tutto ciò che esiste in natura. (Di questi ne parlerà approfonditamente Sabrina)

Dirò solo che in natura questi due princìpi non esistono puri ma, come tutto, solo in forma contaminata dal polo opposto. In pratica non può esistere la “corrente” (Vitale) o Chi, se non abbiamo una polarità che mette in relazione diretta un polo positivo ad uno negativo.

Per il Taoista il corpo dunque è un “radar”: un microcosmo che ci permette di sperimentare le medesime leggi del macrocosmo, nonché i medesimi principi o leggi universali di mutazione (legate la libro dell’I-Ching scritto ancora prima del 6° secolo ed a Lao Tze- che tratta appunto delle continue trasformazioni a cui è soggetto il principio primo dinamico che sostiene l’universo intero) Il cosiddetto Tao.

Il Tao di cui si può parlare non è il tao assoluto”, recita il “Tao Te Ching” di Lao Tze, testo base di cui sopra: dunque non possiamo in alcun modo rappresentarci il principio primo che muove il tutto salvo vederne gli effetti sul nostro microcosmo rappresentato dalla nostra corporeità (che comprende anche ciò che noi chiamiamo spirito).

Le leggi di trasformazione cui tutto è soggetto sono gli otto trigrammi del Pa Qua che vedete qui raffigurati dagli 8 tipi di forze chiamate Fuoco, Acqua, Terra e Cielo…

 

 

Nel centro c’è il TaiJi, tradotto con: “FONDAMENTO SUPREMO” che rappresenta l’uomo in armonia con l’universo in un perenne moto dinamico, ove devono necessariamente coesistere questi due poli contrapposti. Questi, è soggetto ai medesimi otto tipi di forze che sono studiati appunto dal TaiJi.

Quindi l’universo è mosso dal Tao (Via -legge suprema in continuo divenire) secondo le 8 forze da esso generate che vanno ad agire sui “dipoli” di tutti gli esseri viventi, anch’essi dunque in continua oscillazione.

Scopo del taiji è trasformare questa inconsapevole oscillazione psicofisica in un moto consapevole a spirale della forza diretta dall’intenzione del praticante.

 

Questo secondo diagramma riprende quanto appena detto riguardo agli 8 trigrammi (Pa Men – “otto cancelli”) illustrando quanto: ogni tipo di espressione umana rientri e vada ad arricchire e bilanciare l’equilibrio dell’energia vitale dell’UOMO posto come centro e collegamento tra l’energia del cielo (Yang) e quella della terra (Yin). Tra Spirito (Shen) e forza vitale (Jing) attraverso l’azione consapevole del praticante di TaiJi che muovendo il “Chi” (Energia Vitale) nel corpo, mette, appunto, costantemente in rapporto dialettico ed in contatto diretto, piani che altrimenti non comunicherebbero tra loro: lasciandoci vittime di sbalzi di umore, deperimento od euforia, come se noi non avessimo nessuna possibilità di controllo in merito.

 

Dunque vediamo che se abbinerò ad esempio una pratica marziale (ginnastiche fisioterapiche) legata al fuoco, ad un hobby di tipo artistico (Arti Zen – elemento acqua) avrò maggior possibilità di trovare l’armonia tra le attività relative che sovrintendono ai due emisferi cerebrali polarizzati funzionalmente anch’essi in maniera opposta ma complementare.

Nessuno può pretendere di possedere la pienezza e la competenza in tutt’e 8 i campi che afferiscono alla totalità dell’essere umano taoista, in ciò sta la necessità di relazione che ogni individuo deve stabilire, per crescere, con tutti i suoi simili. AMPLIARE IL PROPRIO CERCHIO, o meglio: LA PROPRIA SFERA DEL “TAI JI TU” (o diagramma del tai Ji) fino a far coincidere l’uomo con l’universo intero.

La medicina cinese in quanto medicina preventiva sottende all’insieme di tutte queste Arti complementari al fine dell’equilibrio e della salute; come il tao nel diagamma precedente, a tutt’e 8 i tipi di attività e capacità pratica di utilizzarle concretamente per permettere all’individuo di restare in perfetta armonia, sviluppando tutte le sue energie psicofisiche e capacità altimenti latenti: restando o tornando ad essere agile e vitale “come un fanciullo”.

 

Dunque Sabrina ora c’introdurrà ai concetti base della Medicina cinese e successivamente ci parlerà del trattamento manuale che nel diagramma vedete in alto a destra; le altre, e concludo, sono:appunto le Arti Taoiste, la Fitoterapia ecc…

(vedi lucido)


 

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